martedì 21 giugno 2016

Pressione fiscale italiana alta? Attenti alla disoccupazione...

Nell'articolo precedente abbiamo trattato l'argomento della pressione fiscale sulle aziende italiane rispetto alla media Europea. Abbiamo visto come ci sia un gap che sembrerebbe incolmabile (almeno se non si applicano i segreti dell’Escapologia Fiscale). Il problema principale di una pressione fiscale così elevata, è che porta ad una serie di conseguenze spiacevoli in tante altre direzioni. Tra le conseguenze negative di una pressione fiscale per le aziende alta, c'è sicuramente la disoccupazione crescente.

Pressione fiscale alta per le aziende: le motivazioni

Le motivazione di una pressione fiscale così elevata sono da ricercarsi senza dubbio nell’elevatissima spesa pubblica nazionale (non nell’evasione fiscale, come vorrebbero farci credere). L’elevato cuneo fiscale in nazioni come Spagna, Italia e Francia sembra che sia la ragione principale della disoccupazione sempre più elevata ed i casi di lavoro nero, o dell’utilizzo di fondi neri per retribuire parzialmente i dipendenti, ne sono l’ennesima dimostrazione.
Di certo la perdita di posti di lavoro è dovuta anche a tantissimi fattori macroeconomici, ma quella del prelievo fiscale sulle aziende elevato, di certo non agevola la situazione, portando l'imprenditore a licenziare o a non assumere, o a farlo con contratti di lavoro brevi.....
Continua a leggere ed informati sul perchè la disoccupazione è una conseguenza della pressione fiscale alta.

Bonus Fiscale ACE: Cos'è?

Cos'è il bonus fiscale ACE?


A.C.E. sta per Aiuto alla Crescita Economia: un incentivo, introdotto dal Decreto “Salva Italia” nel 2011, che permette alle imprese di dedurre dal reddito imponibile una percentuale degli utili, o dei nuovi capitali, investiti in azienda dai soci.



Il governo Monti, tra tutte le simpatiche manovre che fece…aveva fatto anche questo regalo agli imprenditori…ma chissà come mai nessuno ne aveva parlato, ed al tempo anch’io che ero un po’ meno escapologo, non ci feci caso…



Ma nulla è perduto, anzi la crisi economica che imperversa in Italia sta alimentando l’ACE, infatti le successive Leggi di Stabilità hanno incrementato la % di deduzione fino all’attuale 4,5% e la stessa norma prevede che negli anni avvenire tale percentuale dovrà essere fissata dal MEF (Ministero delle Finanze) almeno un 3% al di sopra del rendimento medio dei Titoli di Stato.... leggi come funziona il bonus fiscale ACE

Bonus Fiscale Retroattivo...

In questo articolo parliamo di energia alternativa…ovviamente sotto il profilo fiscale.



…dei vantaggi fiscali intendo!



Ovviamente non affrontiamo il discorso degli incentivi, la mia attenzione va su un’altra legge che CONCEDE un BONUS FISCALE RETROATTIVO che molto probabilmente non conosci…



ATTENZIONE: Questo articolo è riservato a chi ha già fatto un investito nelle energie rinnovabili, non ha chi sta pensando di farlo.



Di seguito parlerò di un INCENTIVO RETROATTIVO.

Se non hai fatto investimenti nell’energie rinnovabili in passato, questo articolo NON TI SERVE A NULLA…tranne che per cultura personale.



Vengo al dunque: Tutti sanno che gli incentivi e i bonus fiscali per le fonti rinnovabili in Italia sono pressoché finiti, giusto?



Vero, PERO’ c’è qualcosa che tutte le aziende che hanno investito in passato sulle energie rinnovabili possono fare per ottenere un altro ENORME sgravio fiscale…che si sa, non fa mai male.



Sto parlando di una norma del 2000 denominata Tremonti Ambientale.



E’ la prima volta che la senti nominare?



Succede… (Bonus Fiscale retroattivo)